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Questo reportage realizzato durante la celebrazione di due cerimonie nuziali tra giovani membri della Comunità cinese trapiantata a Milano.

 

Per sposarsi, in Cina, basta presentare la carta d’identità e il certificato di residenza. Si dà poi il via al banchetto nuziale, ma non prima che i due novelli sposi si siano avvicinati al tavolo dei genitori e si siano inchinati a loro per ben tre volte. il primo inchino è per pregare per il cielo e la terra, il secondo per i genitori e il terzo per il matrimonio. Ma il momento forse più importante della giornata è la cerimonia del tè. E' offerto e servito dagli sposi ai loro genitori, in segno di rispetto e gratitudine, per averli aiutati e guidati nella crescita.

Immancabile anche in Cina, durante la cerimonia di nozze, il bouquet (si prediligono le rose e i gigli). Non è così frequente invece il "lancio" alle amiche. Ad adornare sala e tavoli fiocchi, fiori e ideogrammi. Tutto (ancora) rigorosamente rosso. In occasione del rito matrimoniale si usa attaccare il carattere che significa “doppia felicità” su un pezzo di carta rossa da porre nel luogo della cerimonia, all’ingresso di casa e nella camera nuziale. La doppia felicità auspica fortuna per le due famiglie dello sposo e della sposa.

Per quanto riguarda le partecipazioni, agli ospiti viene inviato un invito su carta decorata rossa. La busta verrà poi utilizzata il giorno del matrimonio per offrire agli sposi del denaro, in assoluto il regalo nuziale più apprezzato in Cina. La cifra deve essere sempre pari. Quando i fidanzati che hanno donato la loro busta si sposeranno, la coppia dovrà ricambiare il dono in denaro in misura uguale se non maggiore.

Il tipico menu nuziale è composto da otto o dodici portate e rispetta la ricchissima tradizione culinaria cinese: piatti a base di carne, zuppa di pinne di pescecane, maialino arrostito, dolci e frutta fresca in gran quantità. A suggellare il tutto fiumi di vino, birra, tè e l’immancabile grappa cinese.

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