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Questo progetto nasce da uno studio sul potere espressivo di forma, chiaroscuro e dinamicità rispetto all’interpretazione dell’immagine.

Scegliere di ritrarre un soggetto senza ricercare la staticità tipica del ritratto fotografico tradizionale, può avere due possibili effetti su chi osserva: un "effetto fisico", determinato dalla registrazione da parte della retina di luci e ombre e di una forma piuttosto che di un altra e un "effetto psichico" dovuto alla vibrazione attraverso cui tratti, cromie e chiaroscuro raggiungono le nostre facoltà percettive.

Questa serie di ritratti comunica attraverso due poetiche di base: l’incisività dello studio della luce e dello studio compositivo.

Elemento fondamentale di ogni immagine è l’opposta ma armonica convivenza fra casualità e volontà, fra ciò che diventa immagine per coincidenze e ciò che è voluto.

Questo studio afferma la volontà di comunicare sentimenti svincolati dalla statica concretezza generata da una visione oggettiva della realtà, ma piuttosto dalla sua intima e personale volontà di espressione.

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